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La Bilocazione

La Bilocazione è un presunto fenomeno che permette ad un corpo umano di essere presente contemporaneamente in due luoghi diversi. Nella Religione Cristiana rappresenta un mistero della fede, concesso a pochi e dall’umiltà contemplata. Nelle dottrine orientali è un dono di cui sono dotate persone dalla particolare inclinazione alla pratica spirituale. La parapsicologia ne ha fatto oggetto di studio, riconoscendone comunque il legame a concetti mistici. La scienza infine, ne ha dimostrato l’esistenza a livello sub-atomico (esperimenti di fisica quantistica condotti nel 2002 all’Università di Vienna) ma ignora se tale proprietà è applicabile ai corpi macroscopici. Il concetto è presente in un’ampia gamma di sistemi filosofici e rappresenta una delle più alte incarnazioni dell’animo umano.

La Bilocazione
nella Religione Cristiana

Il caso più noto è quello di Santo Padre Pio da Pietralcina.
Tra i miracoli a lui attribuiti, anche il dono della Bilocazione.
Padre Luigi Orione, fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza, racconta che nel 1925, mentre svolgeva attività clericale in piazza San Pietro, il santo gli apparve inaspettatamente quando era nel suo convento di cappuccini in Puglia e testimonianze raccontano della sua presenza negli Stati Uniti dove in realtà non si è mai recato. Il teologo Padre Luciano Lotti, in un’intervista dichiara di essere stato testimone di fenomeni di bilocazione di Padre Pio che oltretutto, interrogato sull’argomento dalla Santa Sede, pur rendendosi conto di essere presente in due luoghi distanti contemporaneamente, non seppe mai dare spiegazione su tale fenomeno. Emblematico fu l’episodio che coinvolse il cardinal monsignor Midszenty, primate d’Ungheria. Incarcerato dal Comunismo dal 1948 al 1956, l’assistenza, il sollievo e il conforto che Padre Pio riusci’ a portare fino alla cella del porporato grazie al dono della bilocazione fu un importante episodio della vita del santo, raffigurato anche in un mosaico realizzato dalla mano del gesuita slavo Marko Rutnik, sulla rampa di scale che porta alla cripta della chiesa inferiore di San Giovanni Rotondo.

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a sinistra, Santo Padre Pio da Pietralcina (al secolo, Francesco Forgione) uno dei santi più importanti della Chiesa Cattolica del XX° secolo, protagonista di numerosi episodi di Bilocazione – a destra, uno dei mosaici di Rutnik, presenti nella rampa di scale della chiesa di San Giovanni Rotondo, rappresentante l’episodio di Bilocazione del santo, apparso al monsignor Mindszenty, rinchiuso in carcere dagli esponenti del partito comunista ungherese.

Casi di bilocazione sono attribuiti a Sant’Antonio da Padova, che in uno dei suoi soggiorni a Montpellier si narra riusci’ a predicare contemporaneamente in chiese poste in parti distanti della città e alla venerabile Suor Maria d’Agreda, che secondo i resoconti dell’epoca visse più volte il fenomeno, manifestandosi agli indigeni delle terre del Sud America pur non lasciando mai il suo convento. Interrogata dall’Inquisizione, disse esplicitamente che non sapeva se veniva a trovarsi tra gli indios col corpo o senza il corpo, che non ne conosceva la natura se non mediante l’intercessione di un angelo divino. Di Sant’Alfonso de’Liguori si narra confortasse gli ultimi momenti del pontefice Clemente XIV° pur rimanendo in estasi, per due giorni, nella sua diocesi di Arienzo.
In generale la Bilocazione è considerata dal Cattolicesimo, una delle presenze più alte di santità che richiama direttamente la figura di Gesù Cristo dopo la resurrezione.

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a sinistra, una rappresentazione della Veneranda Suor Maria d’Agreda che si mostra agli Indios – a destra, La celebre bilocazione di S. Alfonso, che assiste il Papa Clemente XIV morente. – Quadro nella Casa Redentorista di Roma, Via Merulana.

Bilocazione nelle
Religioni Orientali

Nel Buddismo la Bilocazione è un fenomeno praticato da soggetti inclini alle pratiche ascetiche, ottenuta grazie a rinunce e al raggiungimento di una spiritualità superiore.

Il mistico indiano Mukunda Lal Ghosh Yogananda descrive azioni di defunti bilocati dal loro corpo e cita il caso del Maestro Spirituale Sri Yuktewar, che da Calcutta si materializzò al discepole presso Serampore.  L’ascetico Sharma Yogi di Khaiuraho racconta invece di essere stato protagonista di contatti telepatici e fenomeni di bilocazione, più assimilabili ad un viaggio dell’anima fuori dal corpo. Il dottor Swami Sivananda, chirurgo che abbandonò la professione per dedicarsi alle discipline orientali, fondò Sivanandashram (la divina società di vita) a Rishikesh in India e sembra manifestò un ricca casistica di fenomeni parapsicologici quali la Bilocazione.

Lo scrittore americano Robert Allan Monroe, autore del bestseller “I miei viaggi fuori dal corpo” (1971) fu testimone di episodi che sconvolsero la sua esistenza e si sottopose a studi scientifici sulle esperienze paranormali che affermò di aver vissuto. Ritenuto attendibile anche dal teologo François Brune, studiò le tecniche delle discipline orientali e in seguito descrisse anche le modalità per mettere in pratica e avviare la mente verso la Bilocazione, grazie ad un allentamento dello stato di coscienza fino alla scomparsa delle sensazioni. L’idea base era quella di produrre vibrazioni in particolari posizioni del corpo per generare reazioni in grado di mettere in atto una separazione dall’anima.
In generale la spiritualità orientale conosce e insegna tecniche specifiche al raggiungimento di esperienze extra corporeee.

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in alto a sinistra, il mistico indiano Mukunda Lal Ghosh Yogananda; in alto a destra, Swami Sivananda, fondatore della “divina società di vita” Sivanandashram – in basso la copertina del libro “I miei viaggi fuori dal corpo” di Robert Allan Monroe.

Bilocazione nel Paranormale

Uno dei primi studiosi ad analizzare casi di Bilocazione è stato Ernesto Bozzano, parapsicologo genovese, che sull’argomento ha scritto un libro “Fenomeni di Bilocazione”, pubblicato nel 1934.

Nella Parapsicologia è associata al concetto di Esperienza Extracorporea. Un fenomeno nel quale un soggetto si materializza in due luoghi diversi, oppure, senza che lo sappia è visto da altri in due luoghi diversi sotto forma di doppio o di presenza non corporea. Gli spiritisti la descrivono spesso come Proiezione Astrale.

Nell’ambito delle scienze paranormali, durante il processo, il soggetto non ha precisa coscienza di quello che avviene, come preso da una sorta di torpore. I presenti vedono il suo corpo fisico in stato di trance e contemporaneamente vicino ad esso il suo fantasma. Allo stesso modo può avvenire che testimoni vedono il suo corpo, generalmente addormentato, ma talora in stato di perfetta veglia in un luogo, e altri vedono il suo fantasma in un altro. Al risveglio, il soggetto, non ha ricordi. Vengono menzionati episodi di questo tipo su persone vittime di incidenti, il cui corpo in coma e il doppio in grado di vederlo e libero di circolare.

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a sinistra, un fumetto che descrive la Bilocazione secondo il suo significativo religioso; a destra, un’immagine che descrive la Bilocazione come “Sdoppiamento”, secondo il suo significato medianico.

La Bilocazione è Possibile?

Ma è possibile essere contemporaneamente in due luoghi ?
E’ possibile la Bilocazione ?

La Scienza come detto, ne ha dimostrato l’esistenza solo per quel che concerne le particelle sub-atomiche (in realtà la scienza ha dimostrato la multilocazione,  la capacità di un corpo di trovarsi in più luoghi contemporaneamente).

San Tommaso d’Aquino, teologo domenicano tra le figure più importanti della Filosofia Occidentale, la cui produzione letteraria fu vasta e importante, implica una ripugnanza metafisica. Nella sua opera più famosa, il “Somma teologica” (titolo originale Summa Theologiae), tra i più influenti trattati di teologia mediovale, in pratica afferma e scrisse che l’assurdo non può essere superato neppure dall’onnipotenza di Dio

Unde ponere quod sit localiter in hoc loco, et tamen sit in alio loco, est ponere contradictoria esse simul. Unde, secundum praemissa, hoc a Deo fieri non potest

Per cui ritenere che un corpo sia collocato, oltre che in quel luogo in un altro, è mettere insieme cose contrastanti tra di loro. Perciò, come da premessa, questo da Dio non può essere fatto“.

Ne segue che il fenomeno della Bilocazione non è possibile e se avviene richiede l’intervento di un soggetto rappresentativo che faccia le veci del reale. La comunità scientifica, sottolinea come ci si basa sulla somiglianza che esiste fra alcune persone e come questa influenza la psicologia della percezione. Un semplice esperimento potrebbe togliere il dubbio sul fatto che lo sdoppiamento sia possibile: chiedere al soggetto di bilocarsi a un metro di distanza da se stessi, rimanendo nella stessa stanza.

Lo stesso studioso e appartenente al Cicap, Roberto Vanzetti si trovò a parlare con il relatore di una conferenza sulle esperienze fuori dal corpo. Egli stesso, diceva, era in grado di uscire dal corpo (cadendo in trance) e di viaggiare nel piano astrale, potendo per esempio entrare in un’altra stanza, vedere cosa c’era e poi descrivere tutto nei minimi particolari. Potendo ad esempio essere in grado di leggere una lettera nell’altra stanza. Ma su esplicita richiesta del professor Vanzetti, di mettere in pratica l’esperimento il relatore addussò una serie di scusanti tanto da non sottoporsi.

In generale resta comunque da considerare l’aspetto psicologico e filosofico e non meramente fisico del fenomeno.

Conclusioni

Attenzione a non confondere la Bilocazione, con il concetto di Ubiquità. Quello di Ubiquità è un significato diverso: indica la capacità di un corpo di trovarsi in ogni luogo nello stesso istante. Sinonimo di Ubiquità è Onnipresenza, concetto che ricorre spesso nell’Antico Testamento dove la Figura di Dio è vista come capace di essere presente in ogni luogo del Creato nello stesso istante.

Sogni Lucidi

Quella dei “Sogni Lucidi” è un’esperienza, che un essere umano è in grado di fare mentre dorme. Nella pratica, un individuo che dorme, se sta sognando, può “prendere coscienza del fatto che sta sognando”.  Obbiettivo principale, il controllo del sogno.
Tecnicamente, il fenomeno in questione è chiamato “Onironautica“; colui che naviga nel sogno è detto “Onironauta“.

Il termine è stato ideato dallo scrittore e psichiatra olandese Frederik Van Eeden. Quello che maggiormente interessa è, soprattutto, capire se esiste la possibilità di modificare un sogno e indirizzarlo secondo la propria volontà. Questo significa, scegliere cosa sognare.

I Sogni Lucidi sono oggetto di studio di svariate aree scientifiche; sconfinano nell’occulto, nella new age, nella filosofia, in generale nella creatività. L’università di Stanford dispone attualmente di un centro che si occupa del fenomeno, il “Lucidity Institute”. Il suo fondatore, il dottor Stephen LaBerge, descrive l’esperienza come “sognare sapendo di stare sognando”. LaBerge ritiene che il fenomeno possa essere applicato alla psicologia, allo sviluppo delle idee, nel rafforzare l’autostima, nella capacità di affrontare paure e inibizioni, nel raggiungere l’armonia interiore.

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I sogni, da sempre gli uomini tentano di interpretarli. I Sogni Lucidi, sono forse un tentativo per controllarli.

Prendere controllo del Sogno

Requisito essenziale è saper riconoscere il momento in cui si sta sognando. Secondo la teoria, operazione possibile solo dopo un intenso allenamento. Esistono varie tecniche; una delle più accreditate consiste nel tenere a mente i propri sogni al risveglio. Questa è di per se, impresa ardua. Il ricordo del sogno tende infatti a svanire rapidamente. In genere vengono ricordati solo i sogni fatti poco prima di svegliarsi. Tenere un diario, permette di potenziare l’abilità del ricordo.

Il secondo passo è capire come distinguere il sogno dalla realtà. Nella fase onirica si verificano situazioni non concrete. Per riconoscerle, è necessario affidarsi alla percezione umana. Le percezioni che un individuo ha nella vita reale, sono legate alla vita reale stessa. Sono lineari, frutto di fenomeni cognitivi. Sviluppate interagendo con ciò che ci circonda. Nei sogni, le percezioni vengono stravolte. La presa di coscienza perde la propria prerogativa a vantaggio di una situazione che la percezione umana distingue come surreale. Sostanzialmente, ciò che una persona deve essere in grado di identificare, è qualcosa che ha a che fare, con la bizzarria.

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a sinistra – tenere un diario dove annotare i nostri sogni al risveglio, può essere un buon modo per allenarsi a tenerli a mente — a destra – “Il Viaggio Surreale” di Roberto Pelucco – nei sogni la percezione umana è stravolta. Ciò con cui abbiamo a che fare non è la Realtà; è la Surrealtà.

Questa è ritenuta una delle fasi più complicate. Molti individui, durante la fase di veglia, spesso non riescono a rendersi conto neppure del cosiddetto “sogno ad occhi aperti” (ad esempio quando, alla guida della propria auto, incosciamente arriviamo alla destinazione voluta). In secondo luogo perchè, sembra molto complicato riuscire a distinguere l’esperienza del sogno lucido da quella del “viaggio astrale” (argomento quest’ultimo, cui “LeggendeUrbane” darà ampio spazio in seguito). Durante il viaggio astrale una persona è in grado di percepire l’ambiente reale; nel sogno lucido ciò che ci circonda è ciò che è chiamato surreale (sublime testimonianza sono alcuni capolavori del maestro Salvator Dali’).

Tipiche situazioni bizzarre, da riconoscere durante la fase onirica sono: la mancanza pressoché totale di forza di gravità, il salto nel vuoto, rimanere sospesi per aria, non riuscire a leggere una frase o le lancette di un orologio, non mettere a fuoco oggetti, non riuscire ad urlare, non riuscire a vedere riflesso il proprio viso.

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a sinistra – una proiezione astrale, un’esperienza extracorporea, durante la quale l’anima lascia il corpo fisico e si muove in un piano astrale — a destra – il nostro viso nei sogni spesso non lo vediamo mai veramente.

Tecniche per interagire nel Sogno

Esistono varie tecniche per sperimentare un sogno lucido: dalla tecnica “RCT“, metodo del controllo sulla realtà (dove si richiede all’individuo di focalizzare insistentemente l’attenzione su situazioni che cambiano di continuo, ad esempio un orologio, il tabellone degli orari del treno, per essere cosi’ in grado durante il sogno, di prestare attenzione su ciò che cambia all’improvviso), alla tecnica “CAT“, tecnica di adeguamento del ciclo, dove si chiede di cambiare il proprio ciclo di sonno al fine di aumentare le probabilità di veglia nel momento vicino al risveglio. Esistono inoltre tecniche di induzione mnemonica (MILD), induzione per risveglio (WBTB), tecniche di induzione mediante stimoli esterni (somministrando continuamente al paziente che dorme, un audio dove viene ripetuta la frase “io sto sognando”).
Anche la Tv ha trattato questi temi nel famoso Horror di Wes Craven, “Nighmare” e nel thriller fantascientifico di Chirs Nolan, “Inception”.

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Locandina di “Nightmare – Dal profondo della notte” – Il famoso film horror di Wes Craven, datato 1984 e basato sul personaggio immaginario del signore dei sogni, Freddy Kruger, tratta proprio il tema dei Sogni Lucidi.

Considerazioni

Molti ritengono i sogni, un messaggio esoterico. In passato i sogni erano considerati messaggi degli dei, previsioni del futuro. All’inizio del XIX° secolo, con l’avvento della psicologia, i sogni iniziarono ad essere studiati. L’Universo Onirico divenne argomento di studio. Il grande Sigmund Freud fu il primo a diffondere l’idea che i sogni non possono essere interpretati se non con un diverso approccio. Secondo Freud i sogni nascondono complessi meccanismi psicologici, parte integrante dell’inconscio. Prendevano piede teorie secondo le quali i sogni portassero messaggi nascosti e concettualmente, il modificarli, significava modificare la realtà. Teorie in parte fantascientifiche probabilmente.

Negli anni ’70, gli scienziati Allan Hobson e Robert McCarley svilupparono una teoria secondo la quale i sogni lucidi hanno origine nell’attività tronco encefalica. Sono quindi un tentativo di dare ordine alla enorme mole di informazioni ricevute durante il giorno. Gli anni novanta, portano le neuroscienze a considerare i sogni lucidi una sorta di “cognizione spontanea”.

Le moderne tecniche di neuropsichiatria definiscono in modo ancora più chiaro come i sogni lucidi non siano misteriosi messaggi provenienti dall’inconscio, ma una forma di processo cognitivo nel quale si consolida la memoria e simulano gli eventi che la mente umana vorrebbe si realizzassero in futuro. In pratica è il cervello che produce un processo in base alle proprie emozioni.

Certamente sarebbe affascinante pensare ai sogni come a messaggi legati al proprio destino. La NeuroScienza, trattando i Sogni Lucidi, è riuscita a dare credito ad un fenomeno che per qualche tempo si credeva impensabile. E questo per la scienza è un grande traguardo.

Lo strano caso di Elisa Lam

Elisa Lam è il nome di una ragazza coinvolta in un caso di cronaca nera. Una vicenda controversa soprattutto dovuta all’aurea di mistero che si porta dietro da anni. Ha addirittura inspirato registi e sceneggiatori di Hollywood che ne hanno tratto una puntata per la serie tv “American Horror Story”. Molti elementi rimangono ancora inspiegabili e per quanto ne sappiamo le autorità continuano a brancolare nel buio. In sostanza, non è dato sapere cosa sia successo.

Cronologia degli eventi

Elisa Lam, è stata una giovane studentessa canadese dell’Università della Columbia. Figlia di immigrati cinesi, nel Gennaio del 2013, intraprese un viaggio turistico, nella California del Sud.

A Los Angeles, decise di pernottare al Cecil Hotel (attualmente chiamato “Stay of Main Motel”), economico albergo del quartiere di Skid Row (quartiere di Los Angeles famoso per essere tra i più degradati della città).

Dopo i primi tempi nei quali alloggiò in una camera condivisa, mostrò un comportamento stravagante, tanto da obbligare i gestori del hotel a darle una stanza singola. Pochi giorni dopo, Elisa scomparve. Nè alla reception, nè la famiglia, avevano avuto più notizie. Dopo qualche settimana, le pessime condizioni dell’acqua potabile, costrinsero un inserviente a recarsi sul tetto per un controllo alla cisterna. Qua avvenne la macabra scoperta. Santiago Lopez (questo il nome dell’inserviente) rinvenne immerso nella vasca il cadavere di Elisa Lam. Il corpo giaceva nel serbatoio, profondo molti metri.

Inizio delle indagini

Fu immediatamente allertata la polizia locale.
Molti elementi apparvero fin da subito strani. La polizia non riusciva a spiegare la dinamica degli eventi. Non era chiaro se si trattava di un omicidio o di un suicidio. Causa principale del decesso, l’annegamento nel serbatoio, ma il corpo non presentava segni di violenza. Non c’erano segni della presenza di altre persone. L’accesso al tetto era possibile solo attraverso tre scale anti-incendio; l’unica porta era chiusa a chiave e l’accesso vietato agli ospiti.

Venne rilasciata una dichiarazione ufficiale dal Dipartimento di Polizia di Los Angeles. Elisa sarebbe stata avvistata l’ultima volta il 31 Gennaio 2013, cinque giorni dopo essere arrivata in città. Vennero visionate le telecamere di video sorveglianza a circuito chiuso. Fu cosi’ che saltò fuori quello che è considerato l’elemento più anomalo.

Il Video

Tra i  video visionati, uno in particolare era contradditorio. Le immagini mostrate lasciavano basite le forze dell’ordine.

Nel video vediamo Elisa entrare nell’ascensore, premere diversi tasti e successivamente, interagire con qualcosa di invisibile. Le porte non si chiudono, Elisa entra ed esce, come indecisa. Si guarda intorno, gira la testa da una parte all’altra in modo frenetico, controlla continuamente come in preda al panico. Successivamente muove le mani come alla ricerca di una presenza invisibile. Nel video, oltre a Elisa non ci sono altre persone. Quello che si vede sembra il comportamento di una persona spaventata.

Il decesso è stato registrato come “annegamento accidentale”; in realtà la polizia non ha rilasciato dichiarazioni sulle circostanze della morte della Lam che rimangono sconosciute.

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a sinistra un’immagine di Elisa Lam e dei serbatoi di acqua dove è stato ritrovato il corpo – a destra uno schema di accesso alle cisterne

Ipotesi sulla morte

Tra le ipotesi degli inquirenti, il bizzarro comportamento è probabilmente dovuto ad uso di droghe o alcolici. Oppure la Lam era sotto l’effetto di allucinogeni. Ma l’autopsia ha escluso questa possibilità. Nel rapporto tossicologico non sono state trovate traccie di alcol o droghe. Il Coroner del Dipartimento dell’ LA County, ha ribadito che la causa della morte è stata accidentale, causata da annegamento. Ma l’accidentalità dell’evento è un’ipotesi che non collima. La cisterna non era facilmente accessibile, risulta difficile passare dalle scale antiincendio senza essere notati, il coperchio del serbatoio per essere aperto, necessitava di notevole forza. Come spiegato, si è ipotizzato ad un omicidio ma senza segni di violenza sul corpo anche questa ipotesi non regge. E comunque il famoso video, mette tutto in discussione.

Commenti

Quando il video ha iniziato a circolare sul web, in poco tempo è diventato virale. Social e forum avallano svariate teorie. Si va dalle ipotesi più plausibili (droghe, allucinazioni, esaurimento nervoso) a teorie che chimano in causa il sovrannaturale (possessione mentale, demoni, attività paranormali). Secondo alcuni, Elisa Lam potrebbe essere stata malata di tubercolosi dal momento che nei giorni coincidenti alla sua morte c’è stata un’epidemia che ha colpito migliaia di persone nella zona vicino al Cecil Hotel. Anche in questo caso comunque l’autopsia non ha rilevato tracce di bacilli nei polmoni.

Tra le ipotesi verosimili, si suppone che la ragazza fosse vittima di una grave forma di depressione. Dal suo blog personale ne emerge il quadro di una giovane brillante, femminista convinta, amante dell’arte e dell’architettura moderna; allo stesso tempo, dalla personalità labile, in crisi, con numerosi riferimenti al mal di vivere. Oltretutto sembra che la Lam soffrisse di disturbo bipolare, fattore che secondo i medici legali, ha contribuito alla morte. La sorella ha confessato al detective Wallace Tennelle, che Elisa era solita prendere farmaci per curare i suoi disturbi tra cui il Wellbutrin (un antidepressivo), il Lamotrigdine (un anticonvulsivante), il Quetiapine (un antiepilettico e uno stabilizzatore dell’umore). I medici legali hanno cercato tracce di farmaci, ma comuqne sia non è da ricondurre a questi la causa della morte.

Rimane il video e il suo comportamento insolito. Probabilmente, chiave di lettura dell’intera vicenda. Elisa entra in un primo momento nell’ascensore; poco dopo sembra disturbata da qualcosa. Per qualche ragione, la porta dell’ascensore non si chiude. La ragazza, forse in preda al panico, inizia a guardarsi attorno, esce, rientra, guarda a destra e sinistra, preme la pulsantiera quasi senza senso. Al minuto 01:57, muove le mani, a cercare una presenza nell’aria. Poi si allontana. Finalmente la porta si chiude e riprende a funzionare. Da quel momento, Elisa non si vedrà più. Qualcuno afferma di intravedere quello che sembra essere il piede di un’altra persona, forse l’assassino (inverosimile, sembra solo il piede di Elisa). Qualcuno pensa alla presenza di una persona armata che sappia dove è posizionata la telecamera. Forse l’ascensore è tenuto fermo al piano da qualcuno. Non si spiega perchè la Lam comincia a muovere le mani in quel modo.

Cecil Hotel - facciata
Facciata del Cecil Hotel; sulla destra si intravedeno le scale anti incendio per raggiungere il tetto.

La terribile storia del Cecil Hotel

Infine, raccontiamo quella che è l’agghiacciante storia del Cecil Hotel. Considerato da sempre tra i più squallidi alberghi di Los Angeles, si trascina appresso la “fama” di essere stato nel corso degli anni, l’impressionante teatro di una serie di omicidi che ha visto coinvolti alcuni dei più spietati serial killer degli Stati Uniti d’America. Nelle sue stanze, Richard Ramirez, soprannominato “The Night Stalker”, tra il 1984 e il 1985 ha ucciso più di 14 persone. Qualche anno dopo, nel 1991, per cinque settimane vi è stato residente il pericoloso austriaco Jack Unterweger che uccise tre prostitute nella sua camera. Ancora prima, la residenza è stato funestata da altri fatti di cronaca nera avvenuti al suo interno. Fra il 1950 e il 1960 vi sono stati diversi suicidi e nel 1964 è stata trovata morta nella sua stanza una donna anziana di nome Goldie Osgood, probabilmente uccisa da qualche ladro che la strangolò, la accoltellò e la violentò prima di derubarla. “LeggendeUrbane” si occuperà in futuro delle macabre storie che girano sul Cecil Hotel. Allo stato attuale si può solo menzionare quella che sembra essere una maledizione che grava sul posto.
Per la cronaca il caso di Elisa Lam è tuttora un caso irrisolto.

Di seguito il famoso Video dell’Ascensore (video tratto da “Il Fuoco di Prometeo”)